Formulazione di una tisana

Formulazione di una tisana

Tisane del Benessere – Formulazione di una tisana

Oggi Vi Parlerò di come nasce la formulazione di una Tisana.

A volte mi vengono chieste tisane che facciano più funzioni Insieme.

Spesso devo rispondere di No a meno che le diverse funzioni non siano tra loro correlate.

E ti spiego subito il perché.

La scelta delle piante per una tisana avviene seguendo sia un criterio di similitudine di Preparazione (un insieme di piante adatte all’infusione o alla decozione) sia di similitudine di Azione.

Cioè le piante devono Completarsi e Bilanciarsi tra loro per Avere un’azione complessiva che sia soprattutto Efficace.

Di solito si scelgono dalle 4 alle 6-7 piante che lavorino in Sinergia.

Le piante che compongono una tisana possono essere suddivise idealmente in questo modo:

  • Il Rimedio di Base o Cardinale è la pianta (o le 2 piante sinergiche) su cui si basa la funzione principale della tisana;
  • L’adiuvante o Alleato è rappresentato da 1 o più piante che completano l’azione del rimedio Base e/o che ne estendono l’azione su altri sintomi correlati.

Per esempio in una tisana lassativa si metterà insieme alla Senna foglie (lassativa) anche il Finocchio semi che riduce il gonfiore.

Un’altra azione dell’adiuvante dovrebbe essere quella di favorire l’assorbimento dei principi attivi delle altre piante.

  • Il Correttore serve a migliorare il Gusto della Tisana. Normalmente si cerca di usare piante che completino l’azione delle precedenti e allo stesso tempo che siano di gusto Gradevole.

Si potrebbero utilizzare a questo scopo anche succo di limone, oli essenziali o sciroppi.

La scelta va fatta in base al sapore che il correttore deve modificare, per esempio il limone corregge bene il gusto salato.

  • Il Complementare può essere usato o meno e serve a migliorare l’aspetto della tisana quindi sono generalmente piante che conferiscono un bel colore alla miscela. Normalmente non le uso a meno che non completino anche la funzione della tisana.

Questa distinzione non è rigida perché la stessa pianta può rivestire più ruoli.

Per esempio la Melissa può essere contemporaneamente sia Cardinale che Correttore, così come la Lavanda può essere Adiuvante e Correttore.

Degli dolcificanti ho già parlato e quando necessario è possibile usare lo zucchero di canna (senza esagerare con la quantità) e la Stevia.

Il migliore è senza dubbio il Miele per vari motivi:

  • In alcuni casi può avere anche una funzione Integrativa ad esempio nelle tisane espettoranti e per la tosse
  • Potenzia l’effetto terapeutico di numerosi principi attivi
  • Maschera meglio il gusto sgradevole e può offrire gusti diversi a seconda del miele scelto.

Spero di aver chiarito perché a volte non si possono formulare le tisane esattamente come richiesto.

Se hai domande puoi farle nei commenti  oppure passare a Trovarci in Negozio o riempire il modulo a lato che ti risponderemo prima possibile.